lunedì 16 agosto 2010

Giorno 28 (e 29)

Ultima sveglia per noi nel nostro bellissimo motel. La giornata è già programmata: si va agli Universal Studios di Hollywood.

Il parco apre alle nove, noi arriviamo alle nove e mezza pensando comunque di non trovare tanta gente a quell’ora. Grosso errore: il parco è già pieno e c’è coda anche per fare i biglietti. Due 79$ di entrata! Certo, è un annual pass, ma sai che soddisfazione… è proprio dietro l’angolo per noi. Poco male, penso, poi lo rivendo e recupero un po’ sulla spesa. Eeee no. Perché sul pass, oltre al mio nome ci hanno registrato le mie impronte digitali, giusto per non sbagliarsi che uno vada in giro con le dita di un altro…

Entriamo e ci diamo un’occhiata intorno. C’è qualcosa che non mi quadra. Io mi aspettavo che gli Universal Studios fossero principalmente un museo con particolari famosi dei film e con possibilità di visita ai set delle loro produzioni. E invece no. Ci sono solo attrazioni, spettacoli, montagne russe, insomma è una specie di Gardaland sul tema dei vari film universal ma di studios neanche l’ombra. O meglio, un Tour degli studios c’è, ma anche se ci sono alcune piccole ambientazioni riconoscibili, è comunque una carnevalata deludente.

Menzione d’onore per il simulatore di montagne russe dei simpson: indistinguibile dalla realtà. Per capire che non era vero ho dovuto cercare alcuni punti fissi alle spalle, che altrimenti lo schermo 360° non ti lasciava orientamento. Anche con Shrek 4D, con occhiali 3D e “effetti speciali” sullo spettatore era è stato decisamente interessante.

Una costante però di TUTTE le attrazioni è l’acqua. Non esiste nessuna attrazione in cui sia possibile rimanere all’asciutto. Perfino quando sei su un simulatore, ci ficcano dentro una scena in cui di dovrebbe arrivare addosso dell’acqua e dal sedile davanti o dalle pareti partono schizzi a raffica.

Quindi, se tanto mi da tanto, nell’unica attrazione ambientata in mezzo all’acqua, dovresti venire fuori lavato. E infatti, ai tronchi sull’acqua di jurassic park, c’era un’unica discesa. Ma RIPIDA. E come se non bastasse quando atterri partono getti d’aria sommersi per lavarti meglio. Risultato: io completamente piombo, la macchina fotografica salva per miracolo. Il che, considerando che sta per tornare freddo come al solito, non va per niente bene.

Nel gelo pià totale ci guardiamo lo spettacolo di quattro tizi che massacrano i Blues Brothers, specialmente la povera Aretha Franklin, e poi ripartiamo verso un autolavaggio. Ne aveva di sporco quella macchina… quasi 12.000 km di polvere!

Meta temporanea un pub, per una birra e una partita a stecca. Temporanea mica tanto, dato che restiamo lì fino alle 2 di notte… Eh già perché stasera si riparte. E non si torna in motel: si va direttamente in aeroporto e si fa una dormita là.
Arrivati in aeroporto, un casino infernale. Non di gente, ma di audio: c’è un allarme che fischia e non accenna a smettere. Siccome che sto diventando sordo, chiedo a una tizia che cos’è sto rumore. “E’ un allarme”. “E non è che può fare qualcosa per farlo smettere?” “E’ un allarme che suona”. Ma dai. E io che credevo che dovesse mettersi a raccontare barzellette alla gente. Dimmi perché suona e se mai finirà, no??

Ad ogni modo dopo un’oretta smette da se. Facciamo il check-in, consegnamo i bagagli (yeah! ci sto per 4 etti!) aspettiamo il mezzo, saliamo la scaletta, e ci lasciamo l’america alle spalle.

Io l’ho fatta.
Tutta, e anche di più.


Km percorsi oggi: 92
Km totali: 11.857
Luogo: Los Angeles, CA

Stati attraversati: New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware, District of Columbia, Virginia, Maryland, Ontario(CAN), Ohio, Kentucky, Indiana, Tennessee, Arkansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Colorado, Utah, Arizona, Nevada, California, Baja California(MEX)

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