giovedì 12 agosto 2010

Giorno 26


Giorno 26

I did it! I did it! Tanto per citare Vito Catozzo: porco il mondo che ciò sotto i piedi! Ce l’ho fatta!
Dato che, come dice il proverbio, chi fa da se fa per tre, oggi ho fatto da me. E ho fatto per tre. Anche per quattro, valà.
La settimana scorsa eravamo arrivati davanti alle porte della Death Valley. Poi abbiamo preso un’altra strada perché… non si sa (la supercazzola prematurata come se fosse antani). E quindi? Che fo, mi tengo la gola di essere arrivato davanti e di non averla attraversata? Ma quando ci torno??

Non sia mai!

Di buon mattino prendo la macchina e esco da Los Angeles. Direzione il confine col Nevada: vado a farmi la traversata della Death Valley da solo!

Per la strada, già a 30 km da Los Angeles, il clima comincia a migliorare. Riesco anche a togliermi il maglione (wow!). Anche il paesaggio cambia: si ritorna a terra e cespugli anziché sabbia e palme, i colori diventano più caldi man mano che si prosegue, fino ad arrivare al giallo intenso delle montagne.

Controllo il pieno… ce l’ho, l’acqua… sufficiente. Prendo un panino. Ho tutto quello che mi serve. Posso entrare.

Entro e… lo spettacolo è notevole. Un deserto di sale e sabbia, a lato le montagne, una strada che passa in mezzo e nel mezzo SOLO IO. Nient’altro. Il pieno che ho fatto un 50km prima di entrare mi permette di attraversarla tutta, che anche volendo, anche il “centro visitatori” nel mezzo del parco non ha pompe.

La vista è spettacolare sia dal basso della vallata sia dalle punte più elevate (la strada ti fa passare da 0 a 4000 piedi sul livello del mare almeno 2-3 volte in 200km), ma è guidare nel deserto la cosa che ti dà più soddisfazione. Tu, a manetta sulla strada, nel nulla, e i cactus che ti passano a fianco.

Guardo il termometro: dai 66°F di Los Angeles siamo passati a 112°F! E non si sta mica poi tanto male: l’aria è molto secca e anche all’esterno della macchina è assolutamene piacevole. Solo il mio panino li sente tutti: si è sciolto nella carta dove l’ho lasciato ed è diventato un pastone immangiabile.

La traversata di suo dura un paio d’ore, nel mio caso parecchio abbondanti dato che mi sono fermato mille volte a far foto e video. No buono: il lavoro del giapponese che mi ha pulito il sensore l’altro giorno è già da rifare. Mi è rientrata la sabbia dentro. Che macchina fotografica di merda.

Ma non importa: io ci sono stato, anche se le foto non rendono giustizia.

Dopo più di 10 ore, i 900 e passa chilometri che ho fatto si fanno sentire. Rientro a Los Angeles stanco ma soddisfatto. E domani… beh… mancherebbe ancora qualcosa… e ci voglio andare. E ci andrò.

Km percorsi oggi: 968
Km totali: 10.989
Luogo: Los Angeles, CA

Stati attraversati: New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware, District of Columbia, Virginia, Maryland, Ontario(CAN), Ohio, Kentucky, Indiana, Tennessee, Arkansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Colorado, Utah, Arizona, Nevada, California

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