mercoledì 4 agosto 2010

Giorni 16 e 17


In questi giorni si è dormito pochino, in verità. Non c’è stata una vera distinzione tra il giorno e la notte, quando si voleva si andava in giro, quindi facciamo un post riassuntivo di queste due giornate.

Allora, Las Vegas non si visita per fuori. Si visita per dentro. O meglio, se cerchi di visitarla per fuori ne rimani un po’ deluso, perché non è tutta sta gran roba – almeno per me. A parte alcune eccellenti eccezioni, le costruzioni sono abbastanza anonime e poco illuminate. Quindi se volete vedere Las Vegas, non visitatela di notte, ma di giorno. E qui cade il problema.

Gli americani hanno il vizio del climatizzatore, dovunque e comunque, e piuttosto che rischiare che nell’ambiente ci sia un grado fahrenheit di troppo ti tengono sotto zero. Di contro, fuori fa ababstanza caldino, considerando che sei in una città in mezzo al deserto. Quindi quando cominci a visitare un po’ di casinò entri esci e rientri, cominci a sentirne gli effetti. Specialmente la sera. A scosse. L’alimentazione non aiuta. Voglio dire, siamo a Las Vegas dove c’è tutto, riuscirò a trovare una pizza? Sì che si riesce, ma per gli americani pizza italiana = olio e una carriola di origano. Altre scosse.

Per dentro i casinò sono enormi, non ti lasciano uscire, e se ti lasciano in realtà ti accorgi che era solo un corridoio di collegamento col casinò a fianco. Insomma, tornare fuori sulla strada è una vera impresa. Comunque, quando cercano di mantenere uno stile classico, si somigliano un po’ tutti. In qualche caso però devo dire che si sono impegnati parecchio. Arrivi al Venetian e ti becchi nell’ordine il palazzo ducale, il campanile di San Marco e il ponte di rialto in scala 1:2! Con tanto di gente che passa in gondola e ti porta in giro per DENTRO il casinò.

Piazza San Marco, spettacolare. Non si riesce a capire se sia un dipinto o una cosa proiettata ma il cielo sopra i palazzi è davvero realistico. Le case in giro curate nei dettagli, con tanto di cantante lirica italiana sul palco.

Dopo un po’ di giri torniamo al nostro casinò. Partita a biliardo contro un messicano. La partita più lunga della mia vita. E il messicano più fastidioso che abbia mai incontrato. Una zecca.

Il giorno dopo, sveglia tardi, per una volta, e nuovo giro sulla strip. Non siamo più abituati a stare fermi in un posto, in effetti ci si comincia ad annoiare. O forse dato che i casinò sembrano tutti uguali anche le giornate sembrano tutte uguali.

Movimentiamo la giornata con le montagne russe del New York (strano, una tamarrata del genere) e la sera visita alla Stratosphere Tower, con vista della città dall’alto ma soprattutto coi tizi che fanno caduta libera con argano da 200 metri! Perché non ci sono andato? Per 99 $ di buoni motivi…

Km percorsi oggi: 0
Km totali: 7.324
Luogo: Las Vegas, NV

Stati attraversati: New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware, District of Columbia, Virginia, Maryland, Ontario(CAN), Ohio, Kentucky, Indiana, Tennessee, Arkansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Colorado, Utah, Arizona, Nevada

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