mercoledì 21 luglio 2010

Giorno 4

Sembra impossibile ma siamo arrivati al quarto giorno a NY e nessuno è stato ancora ucciso o arrestato. La sveglia viene data sempre più tardi e quando siamo abbastanza coscienti per prendere la metro sono già le 10 e mezza.
Oggi è il turno di Little Italy! Che di italiano ha ben poco dato che vedo solo filippini e americani. Ma forse gli americani pensano che i filippini sono italiani e viceversa. Comunque, qualche italiano (terrone, cosa pretendete) lo troviamo lo stesso: praticamente a ogni ristorante c'è gente che cerca di portarti dentro. Inutile tentare di spiegargli che a quest'ora antelucana per i nostri bioritmi tutto quello che va dentro ti torna anche fuori dalla stessa parte da dove è entrato.
Decidiamo di spostarci.
Ora, immaginatevi il posto più sporco, unto, putrido, maleodorante, che trasudi essenza di cadavere da ogni piastrella. Ecco, quel posto è Chinatown. E probabilmente le zaffate di merda che sentivamo ogni 2x3 erano cinesi morti in decomposizione. Attraversiamo il tutto in apnea e arriviamo a un parco con un campo da calcio. Vuoi non far vedere che sei italiano? Vuoi non metterti a giocare a pallone a Chinatown? Prendiamo un cinese (che aveva il pallone, punto interessante) e ci mettiamo a giocare nel campo. Dopo un'oretta il mio fisico dice che è ora di basta e cerchiamo di sfiatare. (Comunque, un motivo c'è se la Cina non arriva ai mondiali neanche di striscio, eh).
Bon, detto che è quasi ora di pranzo e non siamo riusciti a farci sfilettare neanche a Chinatown decidiamo di andare a vedere il Bronx. E qui, delusione: anche da qui ne usciamo integri. Anzi, i neri si dimostrano più cordiali di quanto ci si aspettasse. Non tentano neanche di rapinarci.
Visitina allo Yankee Stadium (cosa vuoi tu? 30$ per una palla da baseball??) e via che si torna a Manhattan. Ci facciamo tutta Brodway (permettetemi una foto artistica) e andiamo a vedere il Madison Square Garden.
Tra un acquisto e l'altro, si avvicina ora di cena e dopo essere passati a vedere il porto turistico sull'Hudson andiamo a concludere indegnamente questa serata.
Il primo giorno, avevamo preso tre biglietti per uno spettacolino insulso di comici dilettanti (grave errore: mai comprare niente quando a pubblicizzare per strada mettono una che supera il 6,5). Ci andiamo e... prima inculata: abbiamo sì i biglietti, ma arrivati lì scopriamo che oltre a quello ci sono due consumazioni obbligatorie. E passi noi, ma... e gli americani che SANNO quello che stanno facendo? Si vede che questo Inculata Comedy dev'essere uno spettacolo di gran richiamo. Comunque, questi comici mi lasciano alquanto perplesso. Battute scontate, ripetitive, ma basta ficcare dentro qua e là un "fucking" e gli astanti ridono come deficienti. "Blah, blah, il tempo, blah, gli italiani, blah FUCKING". E giù ridere.
Ho già detto che americani = basso QI? Nel caso, repetita juvant...

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